Attaccamento sicuro, evitante, ambivalente e disorganizzato: una guida pratica per capirli

 


Il cervello del bambino, ancora in fase di sviluppo, non è in grado di funzionare in completa autonomia e necessita del supporto e dell’interazione con la propria figura di attaccamento, in un’ottica di complementarità.
Attraverso la relazione con il caregiver e l'interazione con l'ambiente, il bambino apprende quali comportamenti sono ritenuti adeguati nelle diverse situazioni e sviluppa gradualmente la capacità di regolare e monitorare le proprie emozioni.
In assenza di queste relazioni fondamentali, il bambino rischia di andare in uno stato di confusione e disorientamento emotivo.

Quando la figura di attaccamento è sufficientemente presente e sintonizzata con i bisogni del bambino, quest’ultimo tende a mostrarsi sereno, sorridente, giocoso ed esplorativo. Al contrario, in assenza di tale sintonia, il bambino può assumere un atteggiamento diffidente, ambivalente e frustrato, manifestando anche rabbia e segnali di sofferenza emotiva.

Su YouTube è disponibile un video che illustra in modo molto chiaro il processo attraverso cui un bambino, inizialmente connesso alla propria madre, arriva a perdere tale connessione, mostrando segni evidenti di disorientamento e disagio emotivo. Per chi volesse vederlo vi lascio qui il link. 👈

Secondo Bowlby, il piccolo possiede una predisposizione biologica verso chi si prende cura di lui, una motivazione intrinseca e primaria basata sulla ricerca di contatto e conforto che si attiva, principalmente nelle situazioni di pericolo. 
Egli, seppur inconsapevolmente, cerca di mantenere un equilibrio omeostatico tra la vicinanza con la propria figura di attaccamento  e il suo bisogno di esplorare il mondo che lo circonda. 
Ciò si può definire un comportamento orientato ad uno scopo fondamentale: la propria sopravvivenza.

Gli studi effettuati in materia hanno condotto all'individuazione di 4 tipi di attaccamento:

1. Attaccamento sicuro --> si sviluppa quando la figura di riferimento è sensibile e reattiva ai bisogni del bambino, permettendogli di mantenere un sano equilibrio tra la vicinanza al caregiver e il desiderio di esplorare l’ambiente. Il bambino, in questo contesto, dimostra fiducia e sicurezza. In caso di separazione manifesta un disagio adeguato alla situazione, che però si attenua rapidamente al momento del ricongiungimento, quando riesce a trovare conforto nella relazione.

2. Attaccamento insicuro-ambivalente --> questo stile di attaccamento si sviluppa quando la madre (o figura di attaccamento) si mostra insensibile o poco responsiva ai segnali del bambino. In risposta, il bambino perde fiducia nella possibilità di ricevere supporto emotivo, assume un atteggiamento distaccato, mostra un’eccessiva autonomia e appare indifferente sia alla separazione che al ricongiungimento con la madre.

3. Attaccamento ansioso-ambivalente --> questo stile di attaccamento si sviluppa quando la madre (o figura di attaccamento) si comporta in modo imprevedibile e incoerente. Di conseguenza, il bambino diventa incerto rispetto alla sua disponibilità, non riesce a percepirla come una base sicura e tende ad essere emotivamente assorbito dalla relazione, manifestando una forte dipendenza e difficoltà ad esplorare l'ambiente in autonomia.

4. Attaccamento disorganizzato --> questo stile di attaccamento si manifesta quando la figura di riferimento, spesso segnata da traumi irrisolti, non riesce a rispondere in modo coerente e adeguato ai bisogni del bambino. Di conseguenza, il bambino non sviluppa strategie stabili di regolazione affettiva e presenta comportamenti disorganizzati: azioni contraddittorie, mal dirette, stereotipate, asimmetriche, accompagnate da momenti di "congelamento", immobilità o disorientamento.

Mary Ainsworth sviluppò una procedura osservativa nota come Strange Situation, ideata per valutare la qualità dell’attaccamento nei bambini. Questo metodo consiste in una sequenza strutturata di brevi episodi che alternano momenti di separazione e ricongiungimento con la madre, creando una leggera situazione di stress utile a osservare le reazioni del bambino.
Per chi fosse interessato, è possibile trovare online un video che mostra lo svolgimento della Strange Situation e le diverse risposte emotive dei bambini. Vi lascio anche in questo caso il link. 👈

Conoscere gli stili di attaccamento ci permette di comprendere meglio le dinamiche emotive che si sviluppano fin dai primi anni di vita e che influenzano profondamente il nostro modo di relazionarci con gli altri. Riconoscere queste modalità non solo aiuta a promuovere relazioni più consapevoli e autentiche, ma può anche rappresentare il primo passo per intraprendere un percorso di crescita personale e di cura emotiva, sia per noi stessi che per i nostri figli.

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Prof. Giuliana

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