Assistente alla comunicazione: cosa fa davvero (e cosa si crede che faccia)
Questo post nasce con l’intento di fare chiarezza sul ruolo dell’assistente alla comunicazione, una figura professionale fondamentale ma troppo spesso mal interpretata o sottovalutata.
In molte scuole, infatti, si tende ancora a confondere le sue competenze con quelle di altre figure educative o assistenziali, attribuendogli mansioni che non gli competono: dall’insegnamento al supporto igienico-personale, fino alla sorveglianza generica.
⚠️ L’obiettivo di questo post non è puntare il dito, ma informare, sensibilizzare e tutelare, affinché l’assistente alla comunicazione possa svolgere il proprio lavoro in modo efficace, nel rispetto della sua professionalità e – soprattutto – dei diritti degli alunni e delle alunne con disabilità.
Cosa fa l’assistente alla comunicazione?
L’assistente alla comunicazione è una figura professionale che ha il compito di facilitare la comunicazione e l’interazione scolastica di alunni e alunne con disabilità, in particolare nei casi in cui siano presenti difficoltà sensoriali (come sordità o cecità) o comunicative (disturbi del linguaggio, autismo, ecc.).
Lavora a fianco dell’alunno e in collaborazione con i docenti, con l’obiettivo di favorire inclusione, partecipazione e autonomia
❌ Cosa NON fa (e non dovrebbe fare) un assistente alla comunicazione
Spesso il ruolo dell’assistente alla comunicazione viene frainteso o mal gestito all'interno delle scuole, soprattutto quando mancano chiarezza contrattuale, formazione o consapevolezza del ruolo. È quindi importante distinguere ciò che rientra nelle sue competenze da ciò che non gli compete, per evitare abusi, sfruttamento e disservizi educativi.
🔴 Non è un insegnante di sostegno
🔴 Non è un assistente igienico-personale
🔴 Non è una baby-sitter
🔴 Non è un jolly da spostare dove serve
🎯 Perché è importante ribadirlo?
Perché difendere i confini del ruolo dell’assistente alla comunicazione è una forma di tutela:
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📌 Per i diritti degli alunni con disabilità, che hanno diritto a un supporto adeguato e qualificato;
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📌 Per il riconoscimento professionale di chi ogni giorno lavora con empatia, competenza e rispetto;
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📌 Per la qualità dell’inclusione scolastica, che non può basarsi su improvvisazioni o soluzioni di comodo.
💬 Ti è mai capitato di vedere confuso il ruolo dell’assistente alla comunicazione nella tua scuola? Condividi la tua esperienza nei commenti: ogni testimonianza può aiutare a fare chiarezza!
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Grazie ❤
Prof. Giuliana
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