Le nuove riforme della scuola (introdotte da Valditara): valutazione, disciplina, PEI e sostegno.



Negli ultimi mesi, il mondo della scuola italiana è stato interessato da una serie di importanti cambiamenti normativi voluti dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Alcuni interventi si concentrano sulla valutazione e sulla disciplina, mentre altri toccano aspetti delicatissimi come l’inclusione scolastica, il PEI e la continuità didattica per gli alunni con disabilità.

Vediamo insieme, punto per punto, le principali novità introdotte e cosa comportano nella pratica quotidiana di chi lavora a scuola.

Valutazione: cosa cambia davvero?

🔸 Nella scuola primaria: addio ai giudizi descrittivi

Dopo pochi anni dalla loro introduzione, i giudizi descrittivi vengono archiviati. Dal prossimo anno scolastico (2024/2025), si tornerà ai giudizi sintetici: Non sufficiente, Sufficiente, Buono, Ottimo, eventualmente accompagnati da una breve nota esplicativa.

👉 L’obiettivo dichiarato è quello di semplificare la comunicazione scuola-famiglia e rendere immediatamente comprensibile il livello di apprendimento raggiunto.

🔸 Nella scuola secondaria: il ritorno alla condotta “pesante”

Il voto di condotta in decimi torna a essere centrale. Non si tratta solo di un numero, ma di un elemento che può determinare l’ammissione agli esami, la bocciatura o il riconoscimento del credito scolastico.

Ecco come funziona:

  • < 6/10: bocciatura automatica.

  • 6/10: lo studente dovrà presentare un elaborato sulla cittadinanza attiva durante il colloquio.

  • 9 o 10/10: condizione per ottenere il punteggio massimo nel credito scolastico.

Questa riforma mira a rafforzare il ruolo educativo della scuola, valorizzando il comportamento responsabile e partecipativo.

🔸 All’esame di Stato: la condotta fa la differenza

Anche per la maturità, la condotta diventa decisiva:

  • Chi ha una condotta inferiore a 6 non può accedere all’esame.

  • Chi ha 6 deve presentare un elaborato civico.

  • Chi ha 9 o 10 ha accesso al massimo punteggio di credito.

Disciplina: nuove regole e responsabilità educative

Uno degli ambiti che ha subito una stretta normativa riguarda le sospensioni e i comportamenti aggressivi.

  • Per sospensioni fino a 2 giorni, è previsto un obbligo di attività educativa o riflessiva.

  • Per sospensioni oltre i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza attiva in enti o associazioni.

Inoltre, è stato introdotto un inasprimento delle sanzioni per le aggressioni al personale scolastico: si parla di multe fino a 10.000 euro per studenti o genitori che si rendano protagonisti di atti violenti o lesivi della dignità del personale.

👉 Il messaggio è chiaro: la scuola deve tornare a essere un luogo di rispetto, educazione e responsabilità.

PEI e inclusione: le novità del Decreto 153/2023

Il nuovo Decreto Interministeriale 153/2023, pubblicato a settembre 2023, ha aggiornato il PEI (Piano Educativo Individualizzato), mantenendo la struttura del DM 182/2020 ma introducendo alcune importanti precisazioni.

Vediamole in dettaglio.

🚫 Stop all’esonero dalle discipline

Una delle modifiche più significative è la fine dell’esonero dalle materie scolastiche. Non è più possibile escludere l’alunno con disabilità da una o più discipline.

👉 Tutti devono partecipare a tutte le attività didattiche, con obiettivi personalizzati e strategie inclusive.

🧾 Un PEI più chiaro e leggibile

Il modello è stato semplificato per migliorarne la fruibilità. Restano le 4 dimensioni del funzionamento (cognitiva, relazionale, comunicativa, autonomia), ma la struttura è più snella e focalizzata sugli aspetti educativi e didattici.

📊 Risorse: decisioni più trasparenti

Il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) propone il fabbisogno di ore e figure professionali, ma la decisione finale spetta all’Ufficio scolastico.

Ogni richiesta dev’essere coerente con il Profilo di Funzionamento, documento clinico-educativo redatto dall’ASL, che descrive il funzionamento dell’alunno secondo la classificazione ICF. Il legame tra PEI e Profilo di Funzionamento è stato rafforzato e reso vincolante.

👉 Questo evita valutazioni arbitrarie e permette una presa in carico realmente personalizzata.

👨‍👩‍👦 Famiglie più coinvolte

Il decreto riconosce un ruolo centrale alle famiglie, che:

  • partecipano attivamente al GLO;

  • ricevono copia del PEI;

  • possono presentare osservazioni.

Una scuola realmente inclusiva passa anche da un dialogo autentico tra scuola e famiglia.

🔐 Privacy e dignità

Nel PEI, il nome dell’alunno compare solo nella prima pagina, mentre nel resto del documento si usa la formula “l’alunno” o “l’alunna”.
👉 Una scelta che punta a rispettare la riservatezza e a evitare etichette.

🎯 Valutazione coerente

Rimane la valutazione personalizzata in base agli obiettivi del PEI. Gli alunni con disabilità non possono essere valutati sul programma standard, ma sul proprio percorso individualizzato.

Continuità didattica: più stabilità nel sostegno

Una delle novità più attese riguarda la continuità del docente di sostegno.

Dal 2024/2025, sarà possibile richiedere la riconferma dello stesso insegnante di sostegno da un anno all’altro, su richiesta della famiglia e previo parere positivo del dirigente scolastico.

👉 Questo significa:

  • meno cambi ogni anno;

  • più stabilità relazionale ed educativa per l’alunno con disabilità;

  • valorizzazione dell’esperienza acquisita dal docente sul caso specifico.

È un passo avanti importante verso un’inclusione realmente efficace, che tiene conto del valore della relazione educativa continuativa.

Conclusioni: una scuola che cambia, ma in quale direzione?

Le riforme introdotte dal ministro Valditara, puntano a una scuola più responsabile, severa ma chiara, con un forte richiamo ai valori educativi e una maggiore attenzione alla trasparenza nei processi di inclusione.

Resta ora da vedere come queste novità saranno accolte dalle scuole, dagli insegnanti e dalle famiglie, e soprattutto come verranno messe in pratica nella quotidianità.

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