Nel contesto scolastico, spesso si tende a dare priorità alle discipline curricolari e alle competenze misurabili, dimenticando che una delle capacità più preziose da coltivare nei bambini è proprio la creatività. Essere creativi non significa solo saper disegnare o scrivere storie fantasiose, ma saper immaginare soluzioni nuove, affrontare problemi con spirito critico e sviluppare pensiero divergente.
Cos'è la creatività in educazione?
La creatività, in ambito educativo, è la capacità di produrre idee originali, significative e utili in relazione a un contesto o a un problema. Include fantasia, immaginazione, ma anche riflessione, connessioni inaspettate, flessibilità mentale. Nei bambini della scuola primaria, si manifesta nella curiosità, nella voglia di esplorare, nel fare domande e nel cercare strade alternative.
Le teorie pedagogiche che la sostengono
Molte teorie educative mettono la creatività al centro del processo di apprendimento:
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Maria Montessori: Sosteneva l’importanza di un ambiente preparato e stimolante, dove il bambino può sperimentare liberamente e imparare attraverso il fare, seguendo i propri tempi e interessi.
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Loris Malaguzzi: Parlava dei “cento linguaggi del bambino”, valorizzando ogni forma di espressione – grafica, corporea, musicale – come forma di pensiero e creatività.
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John Dewey: Vedeva l’educazione come esperienza e azione. Secondo lui, l’apprendimento creativo nasce dal contatto diretto con il mondo, attraverso l’esplorazione e la riflessione.
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Jean Piaget: La creatività è parte dello sviluppo cognitivo. I bambini costruiscono attivamente la conoscenza, rielaborando ciò che conoscono per adattarlo a nuove situazioni.
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Howard Gardner (Teoria delle intelligenze multiple): Sottolinea come ogni bambino abbia modi diversi di apprendere ed esprimersi. La creatività si esprime in molteplici forme: musicale, logico-matematica, corporea, interpersonale…
Quali competenze sviluppa la creatività?
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Pensiero critico e flessibile
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Capacità di problem solving
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Comunicazione e collaborazione
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Fiducia in sé e autonomia
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Empatia e apertura alla diversità
Come stimolare la creatività a scuola?
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Proporre compiti aperti, che non abbiano una sola risposta corretta.
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Favorire il gioco simbolico, l’arte, la musica, la scrittura creativa.
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Accogliere le idee dei bambini, anche quelle fuori dal comune.
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Usare metodologie attive: cooperative learning, tinkering, storytelling, circle time.
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Dare spazio all'errore, come occasione di apprendimento.
Un esempio concreto
Una semplice attività creativa in classe può essere:
“Immagina un animale mai visto prima. Come si chiama? Dove vive? Cosa mangia?” I bambini disegnano, descrivono, raccontano, mettono in scena. In un’attività del genere attivano immaginazione, scrittura, oralità, collaborazione... e soprattutto si divertono imparando.
Educare alla creatività significa nutrire il potenziale unico di ogni bambino. Non si tratta di aggiungere qualcosa in più al programma scolastico, ma di cambiare sguardo: vedere il bambino non solo come recipiente da riempire, ma come costruttore attivo e creativo della propria conoscenza.
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Prof. Giuliana
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