Guilford, Goleman, Gardner: tre autori da conoscere per i concorsi scuola e TFA






Chi si prepara per i concorsi scuola o per il TFA sostegno si imbatte spesso in riferimenti a teorie psicologiche e pedagogiche fondamentali. Tra gli autori più ricorrenti troviamo Joy Paul Guilford, Daniel Goleman e Howard Gardner, che hanno offerto contributi preziosi nel campo dell’intelligenza, dell’emotività e della creatività. Conoscerli è essenziale non solo per superare le prove, ma anche per arricchire la propria visione educativa.

Guilford e il pensiero divergente

Lo psicologo J.P. Guilford nel 1956 è il primo a parlare di pensiero divergente. Successivamente, il concetto fu approfondito da Edward De Bono (lo stesso della teoria dei sei cappelli) e da altri studiosi come Gardner.

Cos'è il pensiero divergente?

Il pensiero divergente è la capacità di generare idee nuove, diverse, creative.
A differenza del pensiero convergente, che cerca una sola risposta corretta, il pensiero divergente valorizza la molteplicità delle soluzioni.

Si tratta quindi di immaginare alternative, ragionare fuori dagli schemi, trovare strade nuove.

Secondo Guilford, il pensiero divergente è caratterizzato da alcuni elementi fondamentali:

  • fluidità - ovvero la quantità di idee prodotte;
  • flessibilità - ovvero la capacità di passare da un'idea ad un'altra senza perdere il filo del ragionamento;
  • originalità - cioè la capacità di trovare idee originali e insolite;
  • elaborazione - cioè la capacità di approfondire fino in fondo la propria idea;
  • valutazione - ovvero la capacità di valutare quale sia l'idea più pertinente allo scopo, tra quelle pensate.
La componente creativa, in questi casi, gioca un ruolo fondamentale, perché permette di rompere i propri schemi mentali, riuscendo ad arrivare a nuovi concetti, differenti soluzioni e proposte alternative. 

Perché è utile per il TFA?

Il pensiero divergente è fondamentale nella progettazione didattica inclusiva, perché permette di:

  • Uscire dai rigidi schemi tradizionali

  • Coinvolgere tutti gli alunni

  • Sviluppare competenze trasversali

  • Educare alla flessibilità mentale e al problem solving

📌 Lo trovi citato spesso nelle prove del TFA, soprattutto quando si parla di strategie innovative, creatività e sviluppo del pensiero.

Goleman e l’intelligenza emotiva

Daniel Goleman, psicologo e giornalista, ha reso popolare il concetto di intelligenza emotiva, fondamentale per la vita scolastica e sociale.

Cosa dice la sua teoria?
Secondo Goleman, l’intelligenza emotiva comprende cinque abilità:

  1. Conoscere le proprie emozioni 👉 È la consapevolezza emotiva: la capacità di riconoscere, dare un nome e comprendere le emozioni che si provano nel momento in cui si presentano.

    🧠 Perché è importante?
    Conoscere le emozioni è il primo passo per gestirle. Chi non sa riconoscere ciò che prova, rischia di agire impulsivamente o di somatizzare.

    📚 In ambito scolastico:
    Gli alunni devono essere aiutati a verbalizzare le emozioni: "Mi sento arrabbiato", "Sono nervoso perché ho paura dell’interrogazione". Le attività di circle time o l’uso di strumenti visivi come la “ruota delle emozioni” possono essere molto utili.

  2. Controllare le emozioni 👉 Riguarda la gestione emotiva: la capacità di modulare le emozioni intense, evitare reazioni impulsive e mantenere l’equilibrio interiore anche in situazioni difficili.

    🧠 Perché è importante?
    È fondamentale per l’autoregolazione, la convivenza e il successo personale. Non significa reprimere le emozioni, ma regolarle in modo funzionale.

    📚 In ambito scolastico:
    Gli insegnanti possono proporre tecniche di respirazione, di mindfulness o pause consapevoli nei momenti di stress. Insegnare strategie di gestione dell’ansia (es. prima di una verifica) è parte dell’educazione socio-emotiva.

  3. Motivare se stessi 👉 Consiste nella motivazione intrinseca, ovvero la capacità di usare le emozioni per raggiungere i propri obiettivi, perseverando anche davanti alle difficoltà.

    🧠 Perché è importante?
    Chi ha una forte motivazione interna è più resiliente, gestisce meglio la frustrazione e riesce a portare a termine i compiti.

    📚 In ambito scolastico:
    È importante favorire la motivazione non con premi o punizioni, ma con compiti significativi, rinforzi positivi, incoraggiamento e obiettivi realistici. La motivazione è legata anche all’autoefficacia.

  4. Riconoscere le emozioni altrui (empatia) 👉 Questa è la capacità empatica: saper “leggere” le emozioni degli altri attraverso il linguaggio del corpo, la voce, il comportamento.

    🧠 Perché è importante?
    L’empatia è la base delle relazioni sane, della cooperazione e del rispetto. Chi è empatico comprende meglio le esigenze e i vissuti altrui.

    📚 In ambito scolastico:
    Si può stimolare l’empatia con la lettura di storie, giochi di ruolo, circle time, discussioni guidate su situazioni problematiche ("Come pensi che si sia sentito quel compagno?"). L’empatia è alla base della prevenzione del bullismo.

  5. Gestire le relazioni 👉È l’abilità di comunicare in modo efficace, risolvere conflitti, collaborare e costruire rapporti positivi.

    🧠 Perché è importante?
    Le competenze relazionali sono fondamentali per la vita sociale, lavorativa e scolastica. Chi sa gestire i rapporti crea ambienti positivi e inclusivi.

    📚 In ambito scolastico:
    Vanno promossi il cooperative learning, le regole condivise, il dialogo aperto. Il docente diventa mediatore e modello di comunicazione assertiva. Anche l’educazione alla cittadinanza passa da qui.

Gardner e le intelligenze multiple

Howard Gardner, psicologo statunitense, ha rivoluzionato il modo di intendere l’intelligenza con la sua teoria delle intelligenze multiple.

Quali sono?

  • Linguistica – saper usare il linguaggio in modo efficace
  • Logico-matematica – abilità nei numeri, nel ragionamento logico
  • Spaziale – immaginare e manipolare oggetti nello spazio
  • Corporeo-cinestetica – controllo del corpo e coordinazione
  • Musicale – sensibilità al ritmo, suoni e melodie
  • Interpersonale – comprendere e interagire con gli altri
  • Intrapersonale – conoscenza di sé, autoconsapevolezza
  • Naturalistica – riconoscere e classificare elementi della natura
  • Esistenziale – riflessione su temi profondi come la vita e la morte (non sempre inclusa nei testi ufficiali)

Applicazioni a scuola

La teoria di Gardner è alla base di una didattica personalizzata, che valorizza le diverse potenzialità degli alunni.
Ecco alcuni esempi pratici:

  • Per un alunno con intelligenza corporeo-cinestetica: attività motorie, drammatizzazioni, giochi di ruolo

  • Per chi ha una spiccata intelligenza musicale: usare canzoni, ritmi, filastrocche per memorizzare

  • Per chi è forte nell’interpersonale: lavori di gruppo, tutoring, cooperative learning

📌 Obiettivo: permettere a ogni alunno di esprimersi al meglio, evitando approcci rigidi e uniformi.

Perché è importante per il TFA

Questa teoria è fondamentale per chi vuole lavorare nel sostegno:
✔️ aiuta a vedere il potenziale in ogni alunno
✔️ propone una visione inclusiva e flessibile dell’intelligenza
✔️ offre strategie didattiche differenziate
✔️ è una delle domande più frequenti nelle prove preselettive del TFA

Un consiglio per chi studia per il TFA

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Prof. Giuliana

 

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