Cooperative Learning a scuola: cos’è, modelli principali e benefici per gli alunni






Il Cooperative Learning comprende un insieme di tecniche di conduzione della classe, grazie alle quali gli alunni lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati raggiunti. 

E' un tema ampiamente trattato da numerosi studiosi nel campo dell'educazione. 

Tra questi, Mario Comoglio, il quale sottolinea l'importanza di collocare l’apprendimento cooperativo all'interno di un contesto scolastico e sociale che ponga al centro del processo la persona con i suoi bisogni e potenzialità. 

Parallelamente, David e Roger Johnson, considerati tra i principali teorici del cooperative learning, definiscono il cooperare come il lavorare insieme per il raggiungimento di obiettivi comuni, evidenziando il valore della collaborazione come strumento per l’apprendimento significativo e duraturo.

Il Cooperative Learning può essere articolato così di seguito:

💛 Insegnamento individualizzato e personalizzato, che risponde ai molteplici e differenti bisogni formativi di ogni singolo alunno. 

💛Comunità di apprendimento, che rispondono alla necessità dei docenti di costruire una visione condivisa mediante la quale creare "senso di appartenenza".

💛 Valutazione autentica, che si riferisce a una modalità di valutazione che va ben oltre la semplice misurazione delle conoscenze individuali e mira ad osservare competenze reali messe in atto dagli studenti in situazioni significative e contestualizzate. Più precisamente, con valutazione autentica si intende una forma di verifica che coinvolga compiti concreti e complessi, simili a quelli che si incontrano nella vita reale; valorizzi il processo oltre che il prodotto, quindi come gli studenti cooperano, comunicano, prendono decisioni e risolvono problemi insieme; tenga conto sia della prestazione individuale sia del contributo al lavoro di gruppo; includa spesso strumenti come rubriche, griglie di osservazione, autovalutazione e co-valutazione tra pari.

💛 Cognizione distributiva, che si riferisce all'idea che la conoscenza e i processi cognitivi non risiedano solo nella mente del singolo, ma siano distribuiti tra i membri del gruppo, negli strumenti utilizzati e nell'interazione sociale stessa. Ciò mira allo sviluppo dei processi di apprendimento. 

💛 Orientamento formativo, che è un processo formativo ed educativo che coinvolge il soggetto nella sua globalità e promuove il potenziamento delle risorse utili per compiere scelte personali e autonome. 

Si possono individuare tre tipologie di organizzazione, funzionali ad un determinato compito, in apprendimento cooperativo:

1 Il Cooperative learning di tipo formale --> elaborato dai fratelli Johnson, in cui gli studenti lavorano insieme per un periodo di tempo più o meno lungo, per raggiungere obiettivi di apprendimento condivisi. Questo modello può essere applicato a qualsiasi disciplina.

2 Il Cooperative learning di tipo informale --> viene utilizzato in tutte quelle occasioni suggerite da uno stimolo qualsiasi. L'insegnante crea uno stimolo "ad hoc" e gli alunni lavorano insieme per raggiungere un obiettivo di apprendimento temporaneo che sia disciplinare o anche soltanto sociale. Ha una breve durata e solitamente anticipa la lezione vera e propria. Questo modello viene utilizzato, solitamente, per preparare un setting favorevole alla lezione.

3 Gruppi di base cooperativi --> sono caratterizzati dalla lunga durata, dalla eterogeneità e dalla composizione stabile dei gruppi. I gruppi, così, sono connotati dalla continuità relazionale che incide positivamente sulla qualità e sulla quantità dell'apprendimento.

Detto ciò, quindi, quali sono gli effetti positivi del Cooperative learning sugli alunni?

Questo metodo aiuta gli alunni ad apprendere attraverso l'osservazione dei compagni, dai quali  assumono informazioni. L'esposizione a diversi punti di vista, infatti, aiuta gli alunni ad esaminare in modo più specifico quel che li circonda, riuscendo ad utilizzare prospettive diverse. Lo stare in gruppo, mette l'alunno nella condizione di fare pratica, formulando ipotesi e categorizzando.

Il Cooperative Learning, inoltre, sviluppa la capacità pratica del riassunto orale, di esposizione del proprio sapere, la capacità di accettare suggerimenti, favorisce la formazione di legami e sviluppa fiducia nell'altro. 

Una sua caratteristica fondamentale è lo sviluppo di interdipendenza positiva tra gli alunni, cioè la condizione per cui ogni membro agisce e si comporta in modo collaborativo. 

Infine, questo metodo, motiva molto gli insegnanti, poiché la sua applicazione richiede una progettazione approfondita con conseguenze precise come: la differenziazione dei compiti, l'aiuto e l'incoraggiamento agli alunni.

Come sostiene Comoglio, il Cooperative Learning rappresenta un nuovo modo di "fare scuola", che supera l'apprendimento competitivo e individualistico, orientandosi verso un modello integrato e collaborativo.

Il Cooperative Learning non è solo una metodologia didattica, ma una vera e propria visione educativa che mette al centro la collaborazione, la crescita personale e la costruzione condivisa del sapere. Attraverso l'esperienza concreta della cooperazione, gli alunni sviluppano competenze relazionali, comunicative e di responsabilità che saranno fondamentali nel loro futuro personale, professionale e sociale, in un mondo sempre più interconnesso e orientato al lavoro di squadra.


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Prof. Giuliana

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