La tecnica del pomodoro e come applicarla in modo efficace con un bambino con ADHD



La tecnica del pomodoro è una popolare tecnica di gestione del tempo che consiste nel lavorare in sessioni di 25 minuti con brevi pause intermedie per massimizzare la concentrazione.

Questa tecnica è stata sviluppata da Francesco Cirillo alla fine degli anni '80, quando era uno studente universitario. Cirillo, che stava avendo problemi a gestire il proprio tempo e la propria produttività, decise di impegnarsi in una sessione di studio continua di 10 minuti.

Usò un timer da cucina a forma di pomodoro per cronometrarsi. Dopo ripetuti tentativi, errori e ritocchi, creò la tecnica del pomodoro.

Questo metodo alterna sessioni di lavoro e pause. Un pomodoro è una sessione di lavoro di 25 minuti, dopodiché c'è una pausa di 5 minuti. Dopo quattro pomodori, si fa una pausa lunga. Con sedute di lavoro brevi, è più facile essere produttivi rimanendo motivati.

Ecco come adattarla in modo efficace per un bambino con ADHD:

1. Ridurre la durata del "pomodoro"

  • La tecnica classica prevede 25 minuti di lavoro e 5 di pausa.

  • Per un bambino con ADHD, è meglio iniziare con blocchi di 5-10 minuti, a seconda della sua soglia di attenzione.

  • Il tempo si può aumentare gradualmente man mano che il bambino sviluppa resistenza all’attenzione.

2. Definire un obiettivo chiaro e molto semplice

  • Es. "In questi 5 minuti coloro il disegno" oppure "leggo due pagine".

  • La chiarezza e la brevità del compito aiutano a evitare la frustrazione.

3. Usare un timer visivo o sonoro

  • I bambini con ADHD traggono beneficio da strumenti visivi: clessidre, timer da cucina, app colorate.

  • Il tempo che passa deve essere percepibile: il bambino sa quanto manca e si sente più coinvolto.

4. Pausa attiva e piacevole

  • Dopo ogni “pomodoro” breve, serve una pausa di 3-5 minuti in cui il bambino può muoversi, fare stretching, bere, disegnare liberamente.

  • Ogni 3-4 cicli si può fare una pausa più lunga (10-15 minuti).

5. Premiare l’impegno, non solo il risultato

  • Lodare il bambino per essere rimasto concentrato anche solo per 5 minuti aiuta la motivazione.

  • Un piccolo sistema a punti o un “banco premi” può incentivare la continuità.

6. Condivisione e personalizzazione

  • Insegnanti o genitori possono coinvolgere il bambino nella creazione del piano ("quanti minuti vuoi provare oggi?").

  • Sentirsi parte del processo aumenta l’autoefficacia.

Esempio pratico (a casa o a scuola):

  1. Spiegazione: "Adesso proviamo a concentrarci per 7 minuti per fare i compiti, poi ci prendiamo 5 minuti per muoverci!"

  2. Avvio del timer visivo.

  3. Al termine: breve pausa attiva (camminata, pallina antistress, disegno libero).

  4. Ripetizione per 2-3 cicli.

  5. Dopo 3 pomodori → pausa lunga e gratificazione.

🔍 Nota importante: Ogni bambino è diverso. Alcuni potrebbero trovare utile la tecnica, altri no. È fondamentale osservare, adattare, e variare in base ai bisogni individuali, magari coinvolgendo anche un insegnante di sostegno o un neuropsichiatra infantile nel percorso.

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💬 E tu, conoscevi già la tecnica del pomodoro? L’hai mai provata in classe o nello studio?

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Grazie ❤

Prof. Giuliana

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