ADHD: cos'è e come riconoscerlo.
L'iperattività si manifesta attraverso costante irrequietezza, incapacità di mantenere la postura richiesta e la tendenza a parlare troppo.
Spesso i soggetti iperattivi appaiono maldestri, scoordinati e incapaci nei vari sport e la loro grafia tende a rimanere "infantile" nel tempo.
L'impulsività tende a manifestarsi con impazienza e difficoltà a tenere a freno le proprie reazioni e i propri impulsi (ad esempio il soggetto con ADHD non riesce ad attendere il proprio turno, interrompe continuamente gli altri, è invadente, tocca tutto anche ciò che non dovrebbe, cambia facilmente umore)
I segni di tale disturbo possono essere minimi o assenti quando il soggetto in questione è impegnato in attività che per lui sono particolarmente interessanti o se, dopo un comportamento ritenuto adeguato, riceve un premio o una ricompensa.
L’individuazione precoce dell’ADHD, già in età infantile, consente di intervenire tempestivamente con strategie mirate, tra cui interventi psico-educativi e comportamentali, al fine di gestire i sintomi e ridurre il rischio che il disturbo diventi progressivamente invalidante.
Tuttavia, anche nel caso di una diagnosi in età adulta, è possibile intraprendere un percorso di trattamento efficace che permetta alla persona di sviluppare consapevolezza, adottare strategie funzionali e condurre una vita piena e soddisfacente, minimizzando l’impatto del disturbo sul funzionamento quotidiano.
Inoltre, una maggiore conoscenza delle caratteristiche dell’ADHD risulta fondamentale anche per insegnanti ed educatori, i quali, attraverso una formazione adeguata, possono adottare approcci educativi più efficaci e inclusivi.
Ciò consente di creare un ambiente di apprendimento più sereno, riducendo la frustrazione sia per l’alunno che per l’adulto e favorendo, così, una relazione educativa più positiva e costruttiva.
Se il post vi è piaciuto, condividete e lasciate un commento! ❤
Prof. Giuliana
Commenti
Posta un commento