Stili comunicativi: assertivo, passivo, aggressivo

 


Nell'ambiente scolastico, la comunicazione non è solo trasmissione di contenuti, ma relazione, ascolto e costruzione di significato condiviso. 
Ogni insegnante, educatore o formatore adotta, spesso in modo inconsapevole, uno stile comunicativo che influenza profondamente il clima della classe, la motivazione degli studenti e l'efficacia del processo educativo. 
Comprendere i diversi stili comunicativi, i loro punti di forza e i possibili rischi, è un passo fondamentale per promuovere un ambiente di apprendimento sano, inclusivo e stimolante.

La letteratura ha individuato tre stili comunicativi principali:
  • stile assertivo --> il comportamento assertivo si esprime attraverso la capacità di utilizzare uno stile relazionale e una modalità di comunicazione adeguati al contesto relazionale e agli obiettivi che si vogliono raggiungere. Si può, quindi, definire come un'onesta espressione dei propri bisogni, emozioni e opinioni, adeguandoli alla situazione specifica in cui ci si trova senza che si generi nell'altro senso di colpa, rabbia o frustrazione.                        L'assertività si esprime anche mostrando interesse quando si ascolta il nostro interlocutore, utilizzando un tono di voce chiaro e accompagnando ciò che si dice con  le espressioni del volto.                                                      L'obiettivo generale di uno stile assertivo è quello di migliorare le relazioni sociali soprattutto in quei contesti in cui è possibile che le relazioni diventino conflittuali o in cui le nostre esigenze e quelle altrui siano in contrasto.   Un individuo assertivo è colui che ha ben chiaro cosa desidera, agisce per ottenerlo, rispettando i diritti degli altri e mantenendo una buona opinione di sé. Uno stile assertivo, quindi, implica una buona capacità di comprensione e di ascolto empatico verso gli altri, la capacità di vivere le relazioni in modo aperto e disponibile, accettando la possibilità di non piacere a tutti o che, a volte, un obiettivo possa non essere raggiungibile. 




  • stile passivo --> la caratteristica principale di questa modalità comunicativa porta difficoltà ad esprimere le proprie opinioni o i propri sentimenti.      Chi ha uno stile passivo tende a considerare gli altri migliori di sé, temendo il giudizio altrui, fa fatica a rifiutare le richieste, si sottomette al volere altrui e spesso non riesce a proporre iniziative e a prendere decisioni in autonomia. Per tutti questi motivi, chi possiede uno stile passivo, difficilmente riesce a soddisfare i propri bisogni e desideri. L'obiettivo generale è quello di evitare ogni possibile conflitto

    Ciò che spesso pensa è "le mie opinioni non contano" oppure "gli altri sono più bravi di me". I comportamenti che più frequentemente vengono messi in atto sono: l'evitamento, il silenzio e la scarsa partecipazione alle attività. Invece le emozioni che sperimenta maggiormente, colui che ha uno stile passivo, sono: rabbia repressa, senso di colpa, tristezza, ansia e frustrazione.




  • Stile aggressivo --> il comportamento aggressivo invece è tipico di quando si tenta di soddisfare unicamente i propri bisogni, prevaricando gli altri. Chi ha uno stile aggressivo ritiene di essere sempre nel giusto, addossa agli altri la responsabilità dei propri errori ed è irremovibile rispetto alle proprie posizioni. L'obiettivo generale è quello di averla vinta a tutti i costi, cercando di dominare sull'interlocutore. Chi possiede uno stile comunicativo aggressivo tende ad essere molto competitivo, invade lo spazio altrui, generando paura. In realtà, chi è aggressivo, è attento solo a sé stesso, non cerca il confronto ma vuole solo prevaricare, non permettendo a chi discute con lui di esprimere il proprio pensiero. Infatti, chi ha a che fare con un interlocutore aggressivo può sentirsi, spesso, svalutato e non considerato.

In conclusione, comprendere le differenze tra stile comunicativo passivo, aggressivo e assertivo è fondamentale per migliorare le nostre relazioni personali e professionali. Mentre la comunicazione passiva tende a soffocare i bisogni personali e quella aggressiva li impone senza rispetto per gli altri, lo stile assertivo rappresenta un equilibrio sano: esprime con chiarezza e rispetto ciò che pensiamo, sentiamo e desideriamo.

Allenarsi all’assertività non è solo un modo per migliorare la comunicazione, ma anche uno strumento educativo essenziale per costruire ambienti scolastici più rispettosi, collaborativi e inclusivi.


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Prof. Giuliana

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