Il disturbo dello spettro dell'autismo rientra tra le psico-patologie caratterizzate da una compromissione generalizzata in diverse aree dello sviluppo psico-motorio.
Per diagnosticarlo è necessario che vi siano alcune condizioni peculiari:
🍀 una grave compromissione nell'interazione sociale reciproca;
🍀 un repertorio fortemente ristretto di attività e di interessi;
🍀 un grave ritardo del linguaggio;
🍀 rituali e/o fenomeni compulsivi, movimenti stereotipati e ripetitivi;
🍀 auto-aggressività.
Secondo i criteri diagnostici del DSM-5, per poter diagnosticare un disturbo dello spettro dell'autismo, i sintomi devono manifestarsi già nelle prime fasi dello sviluppo e causare una compromissione clinicamente significativa del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree della vita considerate importanti.
Come si manifestano i sintomi più comuni?
Lo sviluppo sociale nei soggetti con disturbo dello spettro autistico è spesso segnato da una carenza nei comportamenti di attaccamento. Dal punto di vista del linguaggio, si possono osservare suoni privi di significato come rumori, schiocchi, grida e sillabe isolate. Talvolta, parole o intere frasi possono comparire e poi scomparire improvvisamente dal loro repertorio linguistico. Sono frequenti anche l’ecolalia (ripetizione automatica di parole o frasi) e l’uso di espressioni stereotipate fuori contesto.
Le attività e il gioco, quando presenti, tendono ad essere rigidi, ripetitivi e poco variati. Nei casi più gravi, si riscontrano anomalie motorie quali stereotipie, manierismi, smorfie e altri movimenti ripetitivi.
Un’altra caratteristica tipica è la marcata resistenza al cambiamento, che può scatenare crisi comportamentali intense.
Tra gli altri sintomi si evidenzia spesso ipercinesia, soprattutto nei bambini più piccoli. Non sono rari episodi di aggressività o accessi di collera senza una causa apparente, così come comportamenti autolesionistici.
Di seguito vi propongo un approfondimento dei tre livelli di gravità del disturbo dello spettro autistico (secondo il DSM-5), integrati con interventi pedagogici adeguati a ciascun livello:
Livello 3 – Grave compromissione ("richiede supporto molto significativo")
Caratteristiche:
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Marcate difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale.
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Interazioni sociali estremamente limitate o assenti.
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Comportamenti ripetitivi e ritualistici molto evidenti e rigidi.
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Estrema resistenza ai cambiamenti; anche piccole variazioni possono causare forte disagio o crisi.
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Può essere presente un'intelligenza gravemente compromessa o assente.
Interventi pedagogici:
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Interventi altamente strutturati e individualizzati: uso di strumenti visivi (es. PECS – Picture Exchange Communication System), routine fisse e prevedibili.
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Metodo TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Communication-Handicapped Children): per strutturare l’ambiente fisico e temporale in modo prevedibile.
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Approccio comportamentale (ABA) con supporto continuo per l’acquisizione di abilità di base.
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Supporto alla comunicazione aumentativa e alternativa (CAA).
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Lavoro con piccoli obiettivi graduali, ripetizioni costanti e rinforzi positivi.
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Collaborazione stretta con la famiglia e il personale sanitario.
Livello 2 – Compromissione significativa ("richiede supporto significativo")
Caratteristiche:
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Difficoltà nella comunicazione e nelle interazioni sociali anche se più funzionali rispetto al livello 3.
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I comportamenti ripetitivi e le resistenze al cambiamento sono presenti ma più gestibili.
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Può esserci un certo livello di linguaggio, ma spesso non viene usato efficacemente per comunicare in contesti sociali.
Interventi pedagogici:
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Programmi educativi personalizzati con adattamenti specifici.
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Strategie visive e comunicative (pictogrammi, agende visive).
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Laboratori esperienziali e attività strutturate per stimolare le abilità sociali e comunicative.
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Gruppi di socializzazione, anche in contesti scolastici inclusivi, con il supporto di un insegnante di sostegno o educatore.
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Tecniche di rinforzo positivo, regolazione emotiva e gestione dei comportamenti problematici.
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Insegnamento di abilità funzionali legate alla vita quotidiana.
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Intervento su autonomia personale e regolazione comportamentale.
Livello 1 – Lieve compromissione ("richiede supporto")
Caratteristiche:
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Le difficoltà sociali e comunicative sono presenti, ma meno evidenti. Il soggetto può parlare fluentemente ma fatica a comprendere e rispettare le regole sociali implicite.
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I comportamenti ripetitivi possono essere meno intrusivi ma persistono.
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Può presentarsi un interesse limitato a pochi argomenti specifici e una certa rigidità mentale.
Interventi pedagogici:
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Sostegno educativo mirato all'inclusione scolastica, con strategie di mediazione sociale e relazionale.
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Educazione socio-emotiva: potenziamento delle abilità di riconoscimento e gestione delle emozioni.
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Training sulle abilità sociali: giochi di ruolo, circle time, discussione guidata.
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Supporto all'organizzazione e pianificazione delle attività scolastiche (es. uso di planner, mappe concettuali).
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Coinvolgimento del gruppo classe per favorire un ambiente inclusivo e comprensivo.
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Attività basate sugli interessi speciali per motivare l’apprendimento e sviluppare competenze.
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