La fine di una relazione è un passaggio doloroso e faticoso. Quando nel mezzo ci sono dei figli, tutto si complica: il dolore personale si intreccia con il bisogno di proteggerli, di garantire loro una stabilità emotiva e relazionale, anche in un momento di grande fragilità.
In questo articolo non troverai formule magiche, ma riflessioni e suggerimenti pratici per provare – giorno dopo giorno – a essere due ex partner, ma ancora genitori uniti dalla responsabilità verso i figli.
1. Voi vi separate ma i figli restano di entrambi
La separazione riguarda la coppia, ma non interrompe il legame genitoriale. È fondamentale che i bambini non si sentano costretti a “scegliere” tra mamma e papà.
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Rassicurarli sul fatto che mamma e papà ci saranno comunque, anche se in case diverse
👉 Questo dà ai bambini stabilità emotiva e li aiuta a capire che non stanno perdendo i loro genitori, ma che cambia solo la modalità di presenza. -
Non confondere la fine dell’amore con l’abbandono
👉 I bambini possono credere che la separazione sia colpa loro o che un genitore sparirà: serve chiarezza e rassicurazione continua. -
Spiegare la situazione in modo chiaro, senza colpevolizzare nessuno
👉 Attribuire responsabilità o parlare in modo aggressivo dell’altro può creare nei figli ansia, insicurezza e senso di colpa.
2. Il rischio di parlare male dell’altro genitore
I figli amano entrambi i genitori. Parlare male dell’altro li ferisce e li mette in difficoltà.
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Frasi come “tua madre è sempre la stessa” o “tuo padre non capisce niente”
👉 Queste frasi minano l'immagine che il bambino ha dell’altro genitore e, di riflesso, di sé stesso. -
Coinvolgere i figli in discussioni o tensioni che non li riguardano
👉 Li espone a stress emotivo e li obbliga a prendere posizione in un conflitto che non dovrebbe toccarli. -
Usarli come “messaggeri” per comunicazioni ostili
👉 Li trasforma in strumenti del conflitto, compromettendo la loro serenità e il loro senso di protezione.
3. La comunicazione tra ex: come renderla funzionale
Non è necessario essere amici, ma è fondamentale comunicare in modo chiaro, rispettoso e orientato al bene dei figli.
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Stabilire canali di comunicazione chiari e rispettosi
👉 Aiuta a evitare fraintendimenti, scontri inutili e mantiene un clima collaborativo. -
Parlare solo delle questioni che riguardano i figli
👉 Serve a mantenere il focus su ciò che è importante ed evita di riaprire vecchi conflitti. -
Evitare sarcasmo, recriminazioni o provocazioni
👉 Questi atteggiamenti riaccendono la tensione e rendono impossibile ogni dialogo costruttivo. -
In situazioni molto conflittuali, rivolgersi a un mediatore familiare
👉 Un professionista può aiutare a ricostruire una comunicazione efficace e rispettosa, soprattutto se la relazione è tesa.
4. Creare continuità educativa tra le due case
Per i bambini è rassicurante ritrovare regole e abitudini simili, anche se vivono in ambienti diversi.
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Accordarsi su orari, regole, limiti (uso del cellulare, compiti, pasti, ecc.)
👉 Una certa coerenza educativa aiuta i bambini a non sentirsi disorientati o manipolati. -
Condividere le decisioni importanti (scuola, salute, sport)
👉 Le grandi scelte vanno prese insieme, per evitare sovrapposizioni o contrasti dannosi per il bambino. -
Evitare di mettersi in competizione per “fare bella figura”
👉 Regalare, concedere troppo o "comprare" affetto per superare l’altro genitore genera confusione e può creare problemi educativi seri.
5. Gestire le emozioni degli adulti per aiutare i bambini
Il dolore della separazione è reale, ma non deve ricadere sui figli.
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Prendersi cura del proprio dolore, magari con l’aiuto di un professionista
👉 Affrontare le proprie emozioni aiuta a non riversarle, anche inconsciamente, sui bambini. -
Mostrare ai figli che anche i momenti difficili si possono attraversare con dignità
👉 Insegna loro che si può soffrire senza distruggere o ferire chi si ha intorno. -
Non chiedere loro di “fare da grandi” per compensare il vuoto lasciato dalla separazione
👉 I figli non devono diventare confidenti, mediatori o “piccoli adulti”: il loro ruolo è quello di bambini, e va tutelato.
6. E se uno dei due (o entrambi) ha un nuovo compagno o una nuova compagna?
Quando un genitore inizia una nuova relazione, è importante introdurre questa novità nella vita dei figli con sensibilità.
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Aspettare il momento giusto per presentare il nuovo partner
👉 Farlo troppo presto può destabilizzare i bambini, che hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione. -
Presentare la nuova figura con gradualità e senza forzature
👉 Serve delicatezza, perché ogni bambino ha i propri tempi emotivi per accettare una nuova persona nella vita di mamma o papà. -
Evitare che i figli si sentano in colpa per l’affetto verso il nuovo partner
👉 Far capire loro che voler bene a una nuova figura adulta non significa tradire l’altro genitore. -
Non imporre la nuova persona come una “nuova mamma” o “nuovo papà”
👉 I ruoli genitoriali sono unici e non vanno sostituiti. Il nuovo compagno può avere un ruolo affettivo importante, ma diverso.
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