Paura di cambiare, paura di fermarsi: educarsi alla flessibilità





Un po’ di ritmo regolare fa bene… ma per qualcuno è ossigeno, mentre per altri è una gabbia.
Ci sono persone che, quando la loro routine si spezza, vanno in tilt: si sentono perse, disorientate, a volte con veri e propri stati d’ansia. E poi ci sono quelle che, al contrario, nella routine si sentono intrappolate: vivono con la costante ricerca di stimoli, cambiamenti, nuove sfide che accendano l’adrenalina.

Questi due modi opposti di vivere il tempo e gli imprevisti hanno radici profonde, che partono dal nostro temperamento e dal nostro stile di adattamento al mondo.

1) Le “ancore” della routine

Che cosa succede
Per alcune persone, la prevedibilità è una base sicura: riduce il carico cognitivo, abbassa l’ansia e dà senso di controllo. Quando l’agenda salta, il cervello va in allarme (“non so cosa aspettarmi”) e compaiono disorientamento, irritabilità, fino a veri e propri picchi d’ansia.

Segnali tipici

  • Programmano molto in anticipo, faticano a “improvvisare”.

  • Si aggrappano a orari e sequenze (prima A, poi B), si bloccano se l’ordine cambia.

  • Nei bambini: transizioni difficili (uscire di casa, cambiare attività), tante domande anticipatorie (“e dopo?”).

Punti di forza

  • Costanza, affidabilità, capacità di costruire abitudini sane.

  • Apprendimento profondo nei contesti stabili.

Rischi

  • Rigidità, evitamento dell’imprevisto, fatica a cogliere opportunità.

  • Stress elevato quando l’ambiente è incerto.

2) I “cercatori di novità”

Che cosa succede
Altri hanno una soglia di noia bassa: cercano stimoli, sfide, cambi di scenario. La novità attiva motivazione e focus; la routine prolungata viene vissuta come “spegnimento”.

Segnali tipici

  • Partono fortissimo, poi calano quando la novità svanisce.

  • Accumulano progetti, faticano a chiudere.

  • Nei bambini: entusiasmo all’inizio, inquietudine quando si “struttura”.

Punti di forza

  • Creatività, adattabilità, spirito imprenditoriale, capacità di vedere possibilità dove altri vedono limiti.

Rischi

  • Frammentazione, fatica a “mettere radici”, ricerca dell’adrenalina come unico carburante, altalene umorali.

3) Il rovescio della medaglia (per entrambi)

Chi ama la routine, se da un lato gode della rassicurante stabilità delle proprie giornate, dall’altro rischia di irrigidirsi, di perdere flessibilità e di vivere con fatica quegli inevitabili cambiamenti che la vita, prima o poi, mette sul nostro cammino. Ogni deviazione dal percorso stabilito può diventare fonte di ansia o di frustrazione.

Chi invece ama il cambiamento, se da un lato si arricchisce di nuove esperienze e stimoli, dall’altro corre il rischio di non mettere mai radici. L’adrenalina della novità può trasformarsi in una dipendenza silenziosa, spingendo a inseguire sempre “il prossimo brivido” senza fermarsi mai davvero a godere del presente.

4) L’equilibrio possibile: routine come base, cambiamento come spezia

L’equilibrio, come spesso accade, sta nel mezzo.
Pensiamo alla routine come alla base solida di una casa e al cambiamento come alla spezia che le dà sapore: senza fondamenta stabili la casa crolla, ma senza un po’ di gusto la vita rischia di diventare insipida.

Nella vita si ha bisogno di punti fermi, ma anche di occasioni per affrontare il nuovo, imparando a gestire incertezze e imprevisti. 
Chi ama la routine può fare piccoli esperimenti: cambiare percorso per andare al lavoro, provare un’attività diversa, lasciare una giornata libera ogni tanto.
Chi vive di novità, invece, può imparare a rallentare, a restare dentro una situazione stabile abbastanza a lungo da scoprirne le sfumature e costruirci qualcosa di duraturo.


Non c’è un modo “giusto” o “sbagliato” di vivere il tempo: c’è il nostro modo, che possiamo però rendere più flessibile.
Perché la vita, che lo vogliamo o no, alterna sempre momenti di quiete e momenti di scossa.
La vera sfida è imparare a navigare entrambi.

E tu? Ti riconosci di più in chi ha bisogno di punti fermi o in chi cerca sempre nuove avventure?

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Grazie ❤

Prof. Giuliana 

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