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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Le tante parti di noi

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Ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo combattuti tra le tante versioni di noi stessi. Il genitore, il professionista, l’amico o l’amica, il figlio o la figlia, la persona che sogna, quella che si prende cura degli altri e quella che prova a ritagliarsi un po’ di tempo per sé. E poi c’è il sognatore, quella parte di noi che spesso resta in silenzio, ma che continua a immaginare, a desiderare, a ricordarci chi siamo davvero. Anche lui merita spazio, anche se non sempre riesce a farsi sentire.Tutte queste parti convivono dentro di noi, e tutte hanno bisogno di spazio, tempo e ascolto. Eppure, non sempre riusciamo a dare loro la stessa importanza. A volte una prevale sulle altre: il lavoro assorbe tutto, la famiglia chiede ogni energia, la vita sociale passa in secondo piano. E in questo continuo equilibrio precario può nascere la frustrazione — quella sensazione di non essere mai abbastanza in nessuno dei nostri ruoli. Forse la chiave sta nell'accettazione. Accettare che non ...

Quando in casa volano urla: cosa succede nei bambini che vivono in un ambiente conflittuale

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Ci sono case in cui il silenzio pesa più di mille parole, e altre in cui le parole diventano lame che tagliano l’aria. In alcune famiglie i litigi sono all'ordine del giorno: discussioni accese, urla, porte sbattute, oggetti lanciati, sguardi carichi di rabbia o di disprezzo. E in mezzo, spesso invisibile, c’è un bambino che osserva, ascolta, trattiene il respiro. Non serve che ci sia violenza fisica perché un bambino soffra: la conflittualità continua, le tensioni irrisolte e le parole ostili lasciano ferite silenziose, difficili da vedere ma profondamente reali. Il mondo interno del bambino Quando un bambino cresce in un ambiente dove i genitori litigano spesso, il suo cervello e il suo cuore si mettono in allerta. È come se vivesse costantemente in un piccolo stato di emergenza: non sa quando arriverà la prossima “tempesta” , ma sa che arriverà. 1. Vivere in allarme Il corpo reagisce come se fosse in pericolo: il battito accelera, i muscoli si tendono, l’adrenalina sale. Ne...

I lavori ponte: quei periodi che non scegli, ma che ti costruiscono

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Ci sono momenti in cui ci si ritrova intrappolati in un lavoro che non ci piace più. Un lavoro che non ci stimola, non ci rappresenta, non ci fa sentire vivi. Eppure, a volte, non possiamo semplicemente lasciarlo andare : perché ci serve per costruire qualcosa di più grande, per raggiungere un obiettivo, per guadagnare punteggi, esperienza o stabilità. Ci diciamo “ è solo per un periodo ”, ma intanto quel periodo pesa. Ogni giorno, lo sforzo per trovare motivazione aumenta, mentre cresce la distanza tra ciò che facciamo e ciò che desideriamo davvero. Ci si sente come sospesi: non più dove si vorrebbe essere, ma non ancora dove si sogna di arrivare. È una terra di mezzo fatta di doveri, routine, e pensieri che si ripetono. In queste fasi, è facile sentirsi frustrati, demotivati, perfino sbagliati. Ogni mattina ci si alza con un peso sul petto, e spesso l’ansia arriva proprio nel tragitto verso quel posto che non sentiamo “nostro”. Ci si chiede: “Ma che senso ha tutto questo?” Eppure, fo...