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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

Educare fuori dal sistema? Riflessioni pedagogiche sullo stile familiare ed educativo della "famiglia del bosco"

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Negli ultimi giorni si parla molto della “famiglia del bosco”, una realtà che ha scelto di vivere fuori dai circuiti tradizionali: lontano dalla città, immersi nella natura, con stili di vita autosufficienti e percorsi educativi non scolastici. Queste scelte riguardano anche i loro bambini, aprendo inevitabilmente un dibattito: sono un’opportunità o un rischio? Quali sono i benefici e quali le criticità da tenere presenti? In questo articolo non si vuole giudicare, né schierarsi. L’obiettivo è provare a osservare il fenomeno con uno sguardo pedagogico: curioso, critico ma non giudicante I potenziali aspetti positivi: cosa può offrire un’educazione alternativa 1. Un ritorno alla natura come spazio educativo Vivere in contesti naturali può favorire: autonomia nelle attività quotidiane capacità di problem solving legate alla vita pratica una riduzione dello stress grazie al contatto costante con l’ambiente un ritmo più lento, meno competitivo, più adatto ai tempi dei bambini ...

Il Burnout dei docenti a scuola: come comprenderlo e prevenirlo

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Ci sono momenti in cui insegnare sembra non bastare più. Momenti in cui la passione si spegne, la stanchezza prende il sopravvento e tutto ciò che un tempo era fonte di entusiasmo diventa solo fatica. È in questi momenti che molti docenti si trovano a fare i conti con una parola pesante ma reale: burnout . Non si tratta semplicemente di stress o di esaurimento fisico. Il burnout, in chiave pedagogica, rappresenta qualcosa di più profondo: una crisi del senso educativo , una frattura interiore tra il "perché" insegno e il "come" riesco ancora a farlo. Il burnout come crisi del senso educativo Ogni insegnante inizia il proprio percorso con un’idea, un sogno, una vocazione. Educare significa costruire significati, generare possibilità, accompagnare altri esseri umani nella loro crescita. Quando però le giornate diventano una corsa tra burocrazia, scadenze e urgenze, quel senso rischia di dissolversi. Il burnout, allora, non è solo fatica: è perdita di significato . È l...

Come sopravvivere in un ambiente di lavoro tossico (senza perdere te stesso)

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A volte il problema non è “non amare il proprio lavoro”, ma il contesto in cui lo si svolge . Un posto di lavoro può diventare tossico quando, invece di stimolare la crescita e la collaborazione, genera ansia, frustrazione, senso di inadeguatezza o isolamento . In questi casi non basta “fare spallucce”: serve consapevolezza, lucidità e protezione personale . Ecco come riconoscere un ambiente tossico e come sopravviverci senza smettere di essere te stesso. 1. Cos’è un ambiente di lavoro tossico Un ambiente tossico non è solo quello in cui esistono conflitti aperti o maleducazione. Spesso la tossicità è silenziosa e strisciante : si manifesta attraverso atteggiamenti, dinamiche relazionali e non detti che logorano lentamente il clima e le persone. Può essere un luogo dove: la comunicazione è scarsa o manipolatoria; la leadership è autoritaria o assente; prevalgono favoritismi, invidie e giudizi; manca il riconoscimento del lavoro svolto. Il risultato è un contesto in ...