Il tempo con i figli: quantità o qualità?
Essere genitori oggi è un equilibrio continuo tra presenza e assenza, dedizione e fatica, amore e senso di colpa. Quante volte ci siamo ritrovati a rinunciare a una passeggiata, a un aperitivo con le amiche, a un momento solo per noi, mossi dal pensiero che "dovremmo essere con i nostri figli"?
Eppure, siamo davvero sicuri che basti “esserci” fisicamente per dare loro ciò di cui hanno bisogno?
Il mito della genitorialità totale
La società ci propone spesso un’idea di genitorialità totalizzante: genitori sempre presenti, sempre disponibili, sempre sorridenti. Ma la realtà è un’altra. I genitori sono esseri umani, con desideri, stanchezze, emozioni e bisogni. Diventare madre o padre non significa annullarsi, ma trasformarsi. E come ogni trasformazione, richiede consapevolezza e cura.
Meglio meno tempo, ma davvero insieme
Ciò che davvero lascia traccia nei ricordi dei bambini non è la quantità di tempo trascorso con i genitori, ma la qualità di quello stare insieme.
Un’ora in cui ci si guarda negli occhi, si ride, si ascolta, si gioca davvero… vale più di un’intera giornata trascorsa fianco a fianco, ma con la mente altrove, gli occhi sul telefono o il cuore pieno di stanchezza.
I bambini sentono tutto: percepiscono se siamo connessi a loro o solo presenti con il corpo.
Riconoscere (e accogliere) il senso di colpa
Il senso di colpa è una presenza silenziosa che accompagna molti genitori. Quando siamo fuori senza di loro, quando siamo stanchi e perdiamo la pazienza, quando desideriamo semplicemente un’ora di silenzio… ci sentiamo in difetto.
Ma è proprio lì che possiamo fermarci e riconoscere che anche noi abbiamo bisogno di prenderci cura di noi stessi, per poter essere poi davvero disponibili e presenti con i nostri figli.
Non c’è nulla di egoistico nel voler coltivare uno spazio per sé. Al contrario: un genitore sereno è un genitore più capace di amare e ascoltare.
Educare anche con l’esempio
Quando scegliamo di prenderci cura di noi, insegniamo ai nostri figli che tutti abbiamo diritto al rispetto, al riposo, al tempo di qualità. Insegniamo che amare non significa annullarsi, ma esserci con verità. Con tutta la nostra umanità.
La qualità non si misura in ore
Non contano i minuti. Conta la presenza autentica, lo sguardo che incontra, la parola che accoglie, il tempo che sa fermarsi.
A volte basta 1 ora vera, intensa, condivisa… per costruire un legame profondo.
E allora forse possiamo dircelo, senza vergogna: non serve essere onnipresenti, ma esserci davvero!
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Prof. Giuliana
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