Metodo di studio: la chiave per imparare meglio e con meno fatica



Quante volte capita di sentire uno studente dire: "L’ho studiato tutto, ma non mi ricordo niente!"
Oppure, quante volte, dopo aver ascoltato un alunno ripetere perfettamente un argomento, alla domanda "Ma cosa significa davvero?" sentire calare il silenzio?

Queste frasi raccontano una realtà comune: studiare a memoria senza capire.
Un'abitudine diffusa, spesso frutto dell'urgenza di portare a casa un voto, più che della voglia (o possibilità) di apprendere davvero.

Ma studiare a memoria è davvero studiare?

Ripetere parola per parola un testo, senza afferrarne il senso, può dare l'illusione di sapere. Ma è una conoscenza fragile, che svanisce in fretta e non lascia strumenti utili per affrontare nuove sfide.
Studiare non dovrebbe essere una corsa contro il tempo, ma un processo per fare proprio un argomento, comprenderlo, saperlo rielaborare e usare.

Cos'è un buon metodo di studio?

Un buon metodo di studio è quello che aiuta lo studente a:

  • Capire ciò che legge

  • Collegare i concetti tra loro

  • Rielaborare con parole proprie

  • Fissare le informazioni in modo duraturo

  • Sapere cosa sa (e cosa no), per studiare con consapevolezza

Ogni studente ha un proprio modo di apprendere, ma ci sono strategie comuni che possono essere apprese e adattate: la lettura attiva, le mappe concettuali, gli schemi personalizzati, la tecnica del pomodoro, il ripasso distribuito… nello specifico:

📖 Lettura attiva

Non si tratta di leggere passivamente, ma di interagire con il testo.
Significa sottolineare, fare domande, annotare concetti chiave, riassumere con parole proprie. Aiuta a mantenere l'attenzione e a capire meglio il contenuto.
Utile soprattutto per testi teorici o lunghi.

🗺️ Mappe concettuali

Sono schemi visivi che collegano i concetti tra loro.
Al centro c’è l’argomento principale, da cui si diramano parole chiave, idee e collegamenti logici.
Aiutano a vedere il quadro generale, ad organizzare le informazioni e a ricordare meglio.

🧩 Schemi personalizzati

A differenza delle mappe concettuali, gli schemi possono essere più lineari o strutturati secondo la logica dello studente: elenchi puntati, tabelle, diagrammi...
L’importante è che siano creati da chi studia: il processo di costruzione aiuta a interiorizzare i contenuti.

🍅 Tecnica del Pomodoro

Prevede sessioni di studio da 25 minuti, seguite da 5 minuti di pausa. Dopo 4 sessioni, si fa una pausa più lunga.
Serve a migliorare la concentrazione, ridurre la fatica mentale e spezzare la tendenza a procrastinare.

🔁 Ripasso distribuito

Consiste nel ripetere i contenuti a distanza di tempo, secondo un calendario preciso.
Ripassare dopo 1 giorno, poi dopo 3, poi dopo una settimana, aiuta a fissare meglio le informazioni nella memoria a lungo termine.

Molto efficace per preparare interrogazioni o esami senza arrivare all'ultimo momento.

Appropriarsi di un metodo: perché è fondamentale?

Imparare un metodo non serve solo a “prendere 7 invece che 5”.
Significa diventare autonomi, acquisire fiducia, sviluppare un pensiero critico.
Significa anche iniziare a conoscersi come studenti e come persone.

In conclusione

Studiare non è ripetere. Studiare è capire, collegare, interiorizzare. E tutto questo parte da un buon metodo.
Un metodo di studio non è una formula magica, ma uno strumento potente: aiuta a imparare meglio e a vivere meglio il proprio percorso scolastico.


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Prof. Giuliana

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