La Sindrome Della Figlia Maggiore



Ci sono bambine che, fin da piccole, hanno cercato di tenere in piedi ogni cosa. Bambine che si sono quasi rotte facendolo.

Non importa se sei nata prima, seconda o terza: non è una questione di ordine di nascita, ma di ruoli che si assumono. È una responsabilità che si accetta per amore o per sopravvivenza.

La cosiddetta sindrome della figlia maggiore non parla di primogenitura, ma di una bambina che diventa presto il termometro emotivo della casa. Prima ancora di imparare a leggere e a scrivere, impara a leggere l’aria: se mamma e papà sono tesi, se c’è silenzio, se c’è tempesta.

Diventa psicologa, mediatrice, consigliera. Diventa cuscinetto tra mamma e papà. Accudisce gli adulti prima ancora di imparare a prendersi cura di se stessa.

Da piccola dicevano che eri una bambina brava. “Dove la metti, sta.”

Ma la verità scomoda è questa: i bambini sempre bravi, che non danno problemi, non sono necessariamente bambini sani.

I bambini sani sono rumorosi. Fanno casino. Piangono. Si arrabbiano. Chiedono attenzione quando ne sentono il bisogno.

Una bambina facile, che non disturba, che non chiede, spesso è una bambina che ha imparato molto presto che i suoi genitori non erano in grado di reggere anche i suoi bisogni.

E allora li mette da parte. Li ingoia. Si adatta.

Crescendo, non è un caso se il corpo inizia a urlare al posto tuo. Mal di testa cronici. Dolori allo stomaco. Crampi. Stanchezza profonda.

Il corpo fa male perché quella bambina ha passato una vita a ingoiare emozioni per non disturbare gli altri.

La stanchezza che senti non è solo fisica: è l’esaurimento di chi ha portato sulle spalle il peso emotivo di un intero sistema familiare. Un peso che spesso si tramanda di generazione in generazione.

A volte ci si sente liberi solo quando si è soli. Nonostante l’amore per la propria famiglia.

Quando sei sola, respiri. Quando c’è qualcun altro, si accende una spia invisibile: controllare che tutti stiano bene, leggere i segnali, prevenire il caos. È uno stato di ipervigilanza che non si spegne mai.

La figlia maggiore ha gestito il caos. Ha fatto da arbitro. Da psicologa. Da vice-mamma.

Ma chi si è presa cura di lei?

La vera guarigione inizia quando smetti di essere la mammina della tua famiglia d’origine e inizi, finalmente, a essere madre di te stessa.

Smettere di tenere in piedi tutti e, per la prima volta, tenere in piedi te stessa.


👉 Se leggendo ti sei sentita vista, non sei sola.
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Prof Giuliana

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