Papà di ieri e papà di oggi: come è cambiato il ruolo paterno (e perché fa bene a tutti)
C’è stato un tempo in cui dire “padre” significava pensare automaticamente a chi lavorava fuori casa, portava il pane a casa e manteneva la famiglia. Fine dei compiti. Educare, accudire, giocare, consolare… erano “cose da donne”. I bambini crescevano con madri presenti e padri spesso distanti, emotivamente e fisicamente. Ma oggi qualcosa è cambiato — e per fortuna. I padri di oggi sono presenti, partecipi, affettuosi. Si sporcano le mani con il cambio pannolino, preparano la cena, aiutano nei compiti e si mettono per terra a giocare. Non è solo una questione pratica: è un cambio culturale, relazionale ed emotivo che ha implicazioni profonde sul benessere di tutta la famiglia. Padri di un tempo: la distanza affettiva e le sue conseguenze Nel modello familiare tradizionale, il padre incarnava l’autorità, la regola, il “no” secco. La sua presenza era spesso limitata, e il rapporto con i figli ne risentiva: difficile creare un legame profondo con qualcuno che si vede poco, che non gioca, c...