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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

Kit di sopravvivenza per docenti al rientro a scuola

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Il rientro a scuola non è impegnativo solo per gli studenti (e per i genitori), ma anche per noi docenti. Dopo settimane di sveglie umane, colazioni senza fretta e agende dimenticate nel cassetto, il primo giorno segna l’inizio di un nuovo capitolo. E allora… ecco il kit di sopravvivenza che ogni insegnante dovrebbe portare con sé! 1️⃣ Un portamonete pieno di spiccioli per la macchinetta del caffè La fonte primaria di energia. Per affrontare collegi, programmazioni e volti assonnati alle 8 di mattina serve carburante. Tanto carburante. 2️⃣ Pazienza in pillole (da assumere al bisogno) Non ha controindicazioni, si può prendere più volte al giorno. Effetti collaterali: sorrisi diplomatici, capacità di contare fino a dieci (anche in lingue che non si conoscono) e ottimismo di resistenza. 3️⃣ Una trousse piena di buoni propositi Dentro ci troviamo frasi motivazionali come: “Quest’anno correggerò i compiti in tempo”, “Terrò l’agenda ordinata”, “Non mi farò travolgere dalle riunioni”. Illusio...

Ritorno a scuola senza ansie: 5 consigli per accompagnare i bambini al rientro dopo le vacanze

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L’altro giorno ho detto ai miei figli che tra poco ricomincerà la scuola. Le loro reazioni non avrebbero potuto essere più diverse: il grande ha sorriso, felice di rivedere i compagni; il piccolo invece si è messo a piangere, chiedendo di restare a casa con me. Questa differenza mi ha fatto riflettere: ogni bambino vive il rientro a scuola in modo unico. Per alcuni è un momento atteso e carico di entusiasmo, per altri invece è fonte di ansia, tristezza o paura di separarsi dai genitori. Ecco quindi 5  consigli pratici per rendere più dolce il rientro a scuola , senza traumi e con la giusta dose di serenità: 1. Parlare insieme del rientro Anticipare ciò che accadrà aiuta i bambini a sentirsi più sicuri. Raccontiamo loro come sarà la giornata, ricordiamo i momenti belli dell’anno precedente e incoraggiamoli a condividere paure ed emozioni. 2. Riprendere poco a poco la routine Dopo tante settimane di libertà, tornare a svegliarsi presto non è facile. Gradualmente, qualche giorno p...

Educazione emotiva: la materia che manca a scuola

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Nelle nostre scuole i bambini imparano presto a leggere, scrivere e fare i conti. Ma chi insegna loro a leggere dentro di sé? Chi offre strumenti per dare un nome a quella rabbia che monta quando un compito non riesce o a quella tristezza che compare senza motivo apparente? La verità è che l’educazione emotiva è ancora la grande assente nei programmi scolastici. Cos’è l’educazione emotiva? L’educazione emotiva è il percorso attraverso cui bambini e ragazzi imparano a riconoscere, esprimere e gestire le proprie emozioni. Non si tratta di una “materia in più”, ma di una competenza trasversale che tocca ogni aspetto della vita scolastica e personale. Daniel Goleman , psicologo e autore che ha reso famoso il concetto di intelligenza emotiva , sostiene che il successo nella vita dipende in gran parte dalla capacità di comprendere se stessi, di relazionarsi in modo empatico con gli altri e di gestire emozioni difficili. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, già negli anni ’90, aveva inser...

Paura di cambiare, paura di fermarsi: educarsi alla flessibilità

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Un po’ di ritmo regolare fa bene… ma per qualcuno è ossigeno, mentre per altri è una gabbia. Ci sono persone che, quando la loro routine si spezza, vanno in tilt: si sentono perse, disorientate, a volte con veri e propri stati d’ansia. E poi ci sono quelle che, al contrario, nella routine si sentono intrappolate: vivono con la costante ricerca di stimoli, cambiamenti, nuove sfide che accendano l’adrenalina. Questi due modi opposti di vivere il tempo e gli imprevisti hanno radici profonde, che partono dal nostro temperamento e dal nostro stile di adattamento al mondo. 1) Le “ancore” della routine Che cosa succede Per alcune persone, la prevedibilità è una base sicura: riduce il carico cognitivo, abbassa l’ansia e dà senso di controllo. Quando l’agenda salta, il cervello va in allarme (“non so cosa aspettarmi”) e compaiono disorientamento, irritabilità, fino a veri e propri picchi d’ansia. Segnali tipici Programmano molto in anticipo, faticano a “improvvisare”. Si aggrappano a orar...

Dentro il mondo degli "incel": chi sono, come riconoscerli, cosa fare

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Negli ultimi anni, diversi episodi di violenza hanno portato alla luce una realtà sommersa, fatta di rancore, misoginia e isolamento sociale. Tra i casi internazionali più noti c’è quello di Elliot Rodger , un giovane americano che nel 2014 ha ucciso sei persone prima di togliersi la vita. Il suo gesto era motivato da un forte odio verso le donne, esplicitato in un manifesto che lo ha reso una figura di riferimento per la comunità online degli incel . Anche in Italia il fenomeno ha mostrato il suo volto più drammatico. Nel luglio 2024, Sara Campanella , studentessa di 30 anni, è stata brutalmente uccisa a coltellate da un ragazzo conosciuto online. Il movente sembra affondare le radici proprio nella logica incel : il ragazzo si dichiarava escluso dalle relazioni affettive e sessuali e manifestava un profondo rancore verso le donne. Un caso che ha scosso l’opinione pubblica e acceso i riflettori su un fenomeno ancora troppo poco conosciuto. Chi sono gli incel Incel significa “involunta...

Il carico mentale delle madri: come riconoscerlo, alleggerirlo e ridistribuirlo

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Sempre un passo avanti, sempre con la testa piena di liste invisibili. Il carico mentale è quel lavoro nascosto, non riconosciuto, che molte madri si portano dietro ogni giorno.  Il carico mentale è quel pensiero costante e invisibile legato alla gestione familiare: anticipare bisogni, pianificare attività, tenere a mente scadenze, organizzare la vita quotidiana di tutti. Non è solo fare, è dover pensare a cosa fare, come, quando e per chi . È un’attività mentale che non si ferma mai e che spesso grava quasi esclusivamente sulle spalle delle madri. Un esempio? Non è solo cucinare: è ricordarsi che mancano le uova, scriverlo nella lista, comprarle al volo prima di uscire, trovare il tempo per cucinare… e mentre lo si fa, pensare già a cosa preparare per il pranzo del giorno dopo. Perché colpisce (quasi) solo le madri? Per motivi storici, culturali e sociali : siamo cresciuti in una società in cui il ruolo della donna è stato a lungo quello della “regista della casa”. Per una m...

"Genitori elicottero: così si crescono figli insicuri e dipendenti"

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Vi racconto tre storie vere  📞 La mamma chiama il Centro per l’Impiego Stavo aspettando il mio turno per completare una pratica al Centro per l’Impiego, quando squilla il telefono sulla scrivania accanto alla mia. L’impiegato risponde in vivavoce.  Dall’altra parte, una donna si presenta come la mamma di una ragazza appena diplomata. Sta chiamando per conto della figlia, per chiederne l’iscrizione all'ufficio di collocamento e attivare la disponibilità al lavoro. Fissa lei l’appuntamento (un orario comodo anche per lei che doveva accompagnare la figlia), dà il codice fiscale, l’indirizzo email. Nel frattempo urla verso un’altra stanza per chiedere conferma alla figlia — che evidentemente non solo non stava partecipando alla telefonata, ma si era pure allontanata. Io e l’impiegata ci guardiamo. Ci scappa un sorriso amaro. A 18 anni, ancora tutto in mano alla mamma? ___________________________________________________________________ 🚌 Il ragazzo sull’autobus Ogni mattina, pr...

Passione o prospettive lavorative? Come scegliere l’università giusta seguendo 4 principi fondamentali

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Scegliere cosa studiare all'università è una delle decisioni più importanti e delicate nella vita di un giovane. Si tratta di una scelta che può influenzare non solo il futuro lavorativo, ma anche il benessere personale, la motivazione e la soddisfazione di lungo periodo. Molti si trovano davanti a un bivio: 👉 seguire una facoltà che appassiona davvero , magari in un settore meno richiesto dal mercato, oppure 👉 scegliere un percorso più “strategico” , con maggiori sbocchi occupazionali ma che suscita meno entusiasmo. In questo post esploreremo i pro e i contro di entrambe le scelte , con uno sguardo educativo e pedagogico, per aiutare chi è in fase decisionale a fare una scelta consapevole e il più possibile in linea con sé stesso. Vedremo anche 4 principi fondamentali che possono aiutare nella scelta dell'indirizzo di studi più congruo alle proprie esigenze!  Scegliere in base alla passione ✅ Pro Motivazione intrinseca : studiare qualcosa che piace aumenta l’impegno, la c...